![]() |
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. | ![]() |
350 | parte quarta — cap. v |
a | Pende la notte: i cavi bronzi io sento |
b | L’ora che fugge replicar sonanti: |
b | Scossa la porta stride agl’incostanti |
a | Buffi del vento; |
e dal Carducci, p. es.:
a | Te giova il grido che le turbe assorda. |
b | E all’armi incalza all’armi i cuor cessanti, |
a | Te le civili su la ferrea corda |
b | Ire sonanti. |
§ 18. La Strofe alcaica rimata è fatta ad imitazione di una strofe greca inventata o perfezionata da Alceo. Si compone di quattro versi, de’ quali i primi due sono quinarii doppii col secondo sdrucciolo, senza rime; e i due seguenti sono settenarii piani a rima accoppiata, per esempio:
Nassau, di forti prole magnanima, |
§ 19. Strofe dello Stabat Mater: così chiamiamo questa strofetta, perchè imita quella usata nell’inno accennato della Chiesa. Si compone di due ottonarii a rima accoppiata, seguiti da un verso foggiato sul modello latino e che non si adopera mai separato (vedi Parte IV, cap. ii, § 12), p. es.: