Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/166

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1929-1933: MISCELLANEA I 159 dirette ha sanzionato che i vecchi accertamenti della tassa di famiglia, di cui tutti avevano riconosciuto le sperequazioni, | possono essere presi a base delPaccertamento per l’imposta della complementare sul reddito. Invece di essere soppressa, cioè, ha preso il sopravvento. Certo la complementare ha dato un gettito inferiore allo sperato, ma perché il gettito delle imposte nuove è sempre nel primo anno inferiore a quello che dovrebbe essere, e perché per tre anni la complementare risente delle notevolissime riduzioni che sono state accordate a chi ha riscattato la tassa sul patrimonio. Contro il fiscalismo. Nella seduta del Senato del 14 giugno 26 il relatore del bilancio on. Mayer, disse: «Penso che sia necessaria una completa riforma del nostro sistema tributario che data dal 1862, dei nostri sistemi di accertamento, dei nostri antiquati e deficienti regolamenti, in modo da ottenere che Ì cittadini non debbano considerare il rappresentante dell’Erario come un implacabile nemico». Nella fine dell’articolo si accenna addirittura a Necker, che cercò liberare la Francia dall’«impôt», cioè dalla corvée, dalla taille ecc., modernamente «vessazione fiscale», e si augura al ministro delle Finanze di emulare Necker. (Questo articolo di Tittoni deve essere considerato come l’esposizione dei desiderata della borghesia al governo dopo gli avvenimenti del novembre 15126; il linguaggio è molto cauto e involuto, ma la sostanza è molto forte. La critica risulta specialmente dal paragone tra quanto hanno fatto negli altri paesi e in Italia). Nel fascicolo seguente della «Nuova Antologia» del 16 giugno 1927, Alberto De Stefani, al quale Tittoni aveva in nota attribuito di preconizzare una politica di maggiori imposte e di più rigoroso regime fiscale, pubblica una lettera in cui si dichiara invece d’accordo col Tittoni e avversario della politica che gli viene attribuita \ Dichiara di voler solo la rigida obbedienza alle leggi tributarie, cioè la lotta contro le evasioni fiscali. Tra le altre citazioni che fa per dimostrare l’accordo con Tittoni, è interessante questa dal «Corriere della Sera» del 28 novembre 26: «È naturale, per esempio, che l’aumento | delle tariffe doganali, e così pure dei dazi interni, possa annullare la politica moneta