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532 QUADERNO 4 (XIII)


    § (91 ). Carattere cosmopolita degli intellettuali italiani.

Da un articolodi Arturo Pompeati (Tre secoli d’italianismo in Europa, «Marzocco» del 6 marzo 1932)1 sul volume di Antero Meozzi: Azione e diffusione della letteratura italiana in Europa (sec. XV-XVII), Pisa, Vallerini, 1932, in 8°, pp. XXXII-3042. È il primo volume di una serie. Il libro è composto di tre lunghi capitoli: Gli Italiani all’Estero, Stranieri in Italia, Le vie di diffusione dell'italianesimo. Capi tolo per capitolo le suddivisioni sono metodiche: paese per paese le correnti, i gruppi, gli scrittori e non scrittori migrati dall’Italia o in Italia: e nell’ultimo capitolo i traduttori, i divulgatori, gli imitatori della nostra letteratura, genere per genere, autore per autore. Il libro ha l’andamento di un repertorio di nomi, a cui nelle note corrisponde la bibliografìa relativa. Ci sono cosi i materiali della «egemonia» letteraria italiana, durata appunto tre secoli, dal XV al XVII, quando è cominciata la reazione antitaliana: dopo non si può più parlare di influssi italiani in Europa (l’espressione «egemonia» è qui errata, perché gli intellettuali italiani non esercitarono l’influsso come gruppo nazionale, ma ogni individuo direttamente e per emigrazione di massa). Il Pompeati elogia il libro del Meozzi, sia per la raccolta dei materiali, sia per i criteri di ricerca e per l’ideologia moderata. È evidente che per molti aspetti il Meozzi si pone dei problemi inesistenti o retorici.

    Molto severo è invece il Croce nella «Critica» del maggio 1932 3. Per il Croce il libro del Meozzi è una futilità inutile, una raccolta arida di nomi e di notizie nuove né peregrine. «L'autore ha compilato da libri ed articoli notissimi, e, non avendo seguito ricerche originali in alcuno dei vari campi da lui toccati, non essendo pratico di essi, ha compilato senza discernimento». «Anche la materiale esattezza

delle notizie e delle citazioni lascia assai da desiderare». Il Croce dà un mazzetto di errori di fatto e di metodo molto gravi. Tuttavia il libro di Meozzi potrebbe essere utile per questa rubrica come materiale di prima approssimazione.