Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/24

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i930-i932: (miscellanea) 699 destinato a separare Fattore amato dal pubblico, dal lavoro che sarebbe stato fischiato ecc. \ Cfr Quaderno 21 (xvn), pp. 32-34. § ( 18). I nipotini di padre Bresciani. Il sentimento nazionale degli scrittori. Dalla Lettera a Piero Parini sugli scrittori sedentari di Ugo Ojetti nel «Pègaso» del settembre 1930: «Come mai noi italiani che abbiamo portato su tutta la terra il nostro lavoro e non soltanto il lavoro manuale, e che da Melbourne a Rio, da S. Francisco a Marsiglia, da Lima a Tunisi abbiamo dense colonie nostre, siamo i soli a non avere romanzi in cui i nostri costumi e la nostra coscienza siano rivelati in contrasto con la coscienza e i costumi di quelli stranieri fra i quali siamo capitati a vivere, a lottare, a soffrire, e talvolta anche a vincere? D’Italiani, in basso e in alto, manovali o banchieri, minatori o medici, camerieri o ingegneri, muratori o mercanti, se ne trovano in ogni angolo del mondo. La letteratissima letteratura nostra li ignora, anzi li ha sempre ignorati. Se non v’è romanzo o dramma senza un progrediente contrasto d’anime, quale contrasto più profondo e concreto di questo tra due razze, e la più antica delle due, la più ricca cioè d’usi e riti immemorabili, spatriata e ridotta a vivere senza altro soccorso che quello della propria energia e resistenza? » *. Né libri sugli italiani all’estero, ma neanche libri sugli stranieri (eccettuata la letteratura giornalistica). Cfr Quaderno 23 (vi), pp. 76*77* § ( 19 ). Nozioni enciclopediche. Sulla verità ossia sul dire la verità in politica. È opinione molto diffusa in alcuni ambienti (e questa diffusione è un segno della statura politica e culturale di questi ambienti) che sia essenziale dell’arte politica il mentire, il sapere astutamente nascondere le proprie vere opinioni e i veri fini a cui si tende, il saper far credere il contrario di ciò che realmente si vuole ecc. ecc. L’opinione è tanto radicata e diffusa che a dire la verità non si è .creduti. Gli italiani in genere sono all’estero ritenuti maestri nell’arte della simulazione e dissimulazione, ecc. Ricordare l’aneddoto ebreo: «Dove vai? », domanda Isacco a Beniamino. «A Cracovia», risponde Beniamino. «Bugiardo che sei! Tu dici di andare a Cracovia perché io creda invece che tu vada a Lemberg; ma io so benissimo che vai a Cracovia: che bisogno c’è dunque di mentire? » \ In politica si