Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/537

Da Wikisource.

1212 QUADERNO IO (XXXIII) losofica. Il Croce reagisce contro l’impostazione popolare (con Ta conseguente propaganda) della~guerra come di civiltà e quindi a carattere religioso, ciò che teoricamente dovrebbe portare all/ annientamento del nemico. Il Croce vede nel momento della pace quello della guerra e nel momento della guerra quello della pace e lotta perché non siano mai distrutte le possibilità di mediazione tra i due momenti. La pace dovrà succedere alla guerra e la pace può costringere ad aggruppamenti ben diversi da quelli della guerra: ma come sarebbe possibile una collaborazione tra Stati dopo lo scatenamento di fanatismi religiosi della guerra? Ne risulta che nessuna necessità immediata di politica può e deve essere innalzata a criterio universale. Ma questi termini ni comprendono esattamente Patteggiamento del Croce. Non si può dire, infatti, che egli sia contro Pimpostazione giosa» della"guerra in quanto ciò è necei olari masse politicamente ilitate siano disposte acri: morire: è questo tecnica politica che spetta di risolvere ai tecnici della ca. Ciò che imporra al Croge è che pii intelletti! bassino al livello della massa, ma capiscano che umento pratico per governare,^ ione che non deve essere prostituita nella co- scienza degli stessi sacerdoti. Gli intellettuali devono essere governanti e non governati, costruttori di ideologie per governare gli altri e non ciarlatani che si lasciano mordere e avvelenare dalle proprie vipere. Il Croce quindi rappresenta la grande p'olitica contro la piccola politica, il machiavellismo di Machiavelli Contro il machiavellismo di Stenterello. Egli pone se stesso molto in alto e certamente pensa che anche le critiche furibonde e gli attacchi personali i più selvàggi sono «politicamente» necessari e utili perché questa sua alta posizione sia possibile da mantenere. L’attepgia- mento di Croce durante la guerra può essere paragonato solo aquello del Papa, che era il capo dei ves^oyi che cevano le^rmTdei tedeschi e defili quelli che benedice vanoTearmi degli italiani e dei francesi *r senza che

  • Nel ms: «tedeschi».