Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/199

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che nel mover del ferro

sentii scorrer per l’ossa,
ch’abborriva natura un cosi fiero,
per man del padre, abbominevol colpo.
Carino. Ma che? Darai tu dunque
a si nefando sacrificio effetto?
Montano. Non può per altra man vittima umana
cader a questi altari.
Carino. Il padre al figlio
dará dunque la morte?
Montano. Cosi comanda a noi la nostra legge.
E qual sará di perdonarla altrui
caritá si possente, se non volle
perdonar a se stesso il fido Aminta?
Carino. O malvagio destino,
dove m’hai tu condotto?
Montano. A veder di duo padri
la soverchia pietá fatta omicida:
la tua verso Mirtillo,
la mia verso gli dèi.
Tu credesti salvarlo
col negar d’esser padre, e l’hai perduto;
io, cercando e credendo
d’uccider il tuo figlio,
il mio trovo, e l’uccido.
Carino. Ecco l’orribil mostro,
. che partorisce il fato. Oh caso atroce !
O Mirtillo, mia vita ! è questo quello
che m’ha di te l’oracolo predetto?
Cosi ne la mia terra
mi fai felice? o figlio,
figlio, di questo sventurato vecchio
giá sostegno e speranza, or pianto e morte!
Montano. Lascia a me queste lagrime, Carino,
che piango il sangue mio.
Ah, perché sangue mio,