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262 Brani di vita

codici impersonali perchè prima la giustizia dipendeva dalla persona del giudice; promosse l’istruzione delle masse perchè i nobili e i preti avevano candidamente confessato che le plebi ignoranti erano meglio governabili e il regno dei cieli spettava ai poveri di spirito, e fu volterriana solo perchè il passato finse di credere, mascherando intanto con relitti di filosofie ottimiste, con orpelli di dottrine umanitarie, l’utilitarismo pratico del reggimento suo e l’egoismo cieco de’ suoi. E in questa guerra assidua contro i possenti di ieri, non solo chiuse gli occhi ai pericoli del domani, ma fu costretta a chiedere aiuto al numero e forza alle masse. Armò di idee, di istruzione e di diritti le plebi per farsene un baluardo contro la reazione aristocratica e cattolica; aprì gli occhi agli umili, ai pazienti, ai sofferenti, perchè seguissero grati la sua bandiera, chiudendosi solo in un pensiero, movendosi solo per una paura; il passato.

Ma ecco, le armi fornite agli ausiliari si rivolgono contro lei. Spartaco esce dalla cella gladiatoria colla spada che Roma gli diede ed inizia le guerre servili. In nome della stessa utilità pubblica e privata, in nome della stessa libertà, della stessa giustizia che la borghesia invocò nelle sue battaglie, i diseredati, i proletari, si levano, ammaestrati ed armati da lei, per chiederle conto di un regno secolare, delle promesse non mantenute, della oppressione durata, delle lacrime piante. Già l’organismo diventa migliore e più compatto e non anderà molto che la spinta sarà irresistibile. Basterà un soffio, un