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278 Brani di vita

cerchi gli esempi piuttosto che i ragionamenti; anzi prenda uno di quegli argomenti che, dal trecento in qua, furono sempre trattati e ne segua la successiva trasformazione. Così avrà quasi una sintesi della storia letteraria. Siamo alle feste di Natale? Ebbene: segua la metamorfosi del Natale nella nostra lirica.

Nel secolo XIV i poeti sono cristiani nel sangue e nell’anima, e capaci di vedere l’apparizione che fermò Saulo nella via di Damasco. Jacopo da Todi, giovane, ricco, innamorato, si dà bel tempo. Un giorno, in una festa pubblica, per la rovina di un impalcato, la sua donna muore improvvisamente, e Jacopo, trovatole sulle carni un aspro cilicio, si fa frate. È cristiano umile e fervente nell’amor di Dio. Del mondo non gli importa se non per quel che ha riguardo alla religione e nel Natale non vede più in là del mito cattolico:

Mio amore e Salvatore,
     quanto tu se’ grazioso,
     ch’empi il cor di dolzore
     e failo star gioioso!
     non so star più pensoso
     quando sovviene al core
     l’angeluccio mio amore
     che in gioia mi mantiene.

L’angeluccio piccolino
     che in Betelemme è nato
     non vi paia sì fantino
     ch’ello è re incoronato,
     e l’angelo l’ha chiamato
     per figliuol vero di Dio.
     Questo si è il signor mio
     che in sua man tutti ci tiene!