Pagina:Guglielminetti - Anime allo specchio, Milano, Treves, 1919.djvu/161

Da Wikisource.


QUESTA È LA VERITÀ.


Sergio Kadar, chiamato in tutto l’albergo «l’ungherese», perchè vestiva qualche volta il suo costume nazionale e perchè si portava in giro pel mondo, oltre allo chauffeur ed al cameriere, quattro tzigani autentici incaricati di blandire le sue malinconie di gran signore volontariamente esiliato, passeggiava nervosamente su e giù per la vasta terrazza in faccia al mare ed il suo sguardo irrequieto pareva spiare l’arrivo di qualcuno atteso con impazienza.

I quattro suonatori, stretti nel loro vivace costume zingaresco, tacevano rispettosamente coi loro strumenti sulle ginocchia, raggruppati in un angolo e non attendevano che un cenno del loro signore per ricominciare la loro musica o per andarsene in silenzio. Ma egli sembrava averli dimenticati e solo la sua faccia magra e bruna dai tratti accentuati e