Pagina:Guglielminetti - Le ore inutili, Milano, Treves, 1919.djvu/189

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Il gioiello dell'ava 181

che gli era cara per pagare un fornitore prepotente, e la sua amante ch’egli adorava più d’ogni cosa al mondo, gli sfuggiva insultandolo, perchè si accorgeva d’aver fatto un cattivo affare.

La nausea gli saliva alla gola dal cuore stretto d’indignazione per gli altri e di pietà per se stesso.

Egli vagò tutta la notte solo, alla ventura, assorto nelle sue amare meditazioni, e quando all’alba rincasò, la prima ruga sottile, la prima cicatrice della vita, solcava la sua fronte ventenne.