Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/257

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oratio defensoria 251

da’ testimoni, dalle pruove che vi saranno addotte in giudicio; rimoviate le impressione se alcuno n’avessi fatte, e fermiate l’animo e la intenzione come se oggi udissi una cosa di che non avessi mai sentito parlare, e con resoluzione di giudicarla non secondo che molti vanamente hanno creduto, ma secondo che maneggiandola e mettendo la mano nella piaga la vi apparirá e consterá. Cosí appartiene alla vostra bontá, la quale debbe essere piú presto desiderosa di potere giustamente assolvere, che rigidamente condannare, o almanco non inclinata in parte alcuna; cosí appartiene alla vostra sapienzia, la quale debbe considerare quanto sia pernizioso alla republica che alcuno innocente sia con false calunnie, con invidiosi romori oppresso a torto; cosí ancora è la voluntá del popolo, el quale se bene ha creduto o crede forse ancora qualche cosa, ha però voluto che diligentemente sia cognosciuto la veritá, e però non ha commesso o che io sia punito sanza essere udito, o preposto a questo giudicio uomini ignoranti e leggerissimi, ma persone di tanta prudenzia, bontá e gravitá, che ha tenuto per certo che non manco abbino a sapere che a volere trovare la veritá.

E certo, giudici, se in voi sará quella attenzione ed animo che io presuppongo, vi farò facilmente cognoscere che rimosso questo velo, questa nebbia di carichi e romori falsi, questo grido che, nonché sanza causa, ma anche sanza colore mi è andato addosso, non fu mai chiamato in giudicio alcuno con piú debole, con piú leggiere calunnie; nessuno fu mai assoluto con piú aperti, con piú saldi, con piú giusti fondamenti. Però sono certo che udendo le mie giustificazione vi verrá non solo compassione di me, che sanza alcuna causa sia stato cosí iniquamente sottoposto alle lingue de’ maligni, cosí ingiustamente lacerato da ognuno, ma nel caso mio considerrete el vostro e quello di ognuno, perché quello che sanza alcuna causa e sanza alcuno colore è intervenuto a me, può intervenire ogni dí a voi ed a ognuno.

Cosí è in facultá della invidia e della malignitá fingere e divulgare uno peccato di uno altro innocente, come contro