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280 oratio defensoria


Resta parlare dell’altra parte della accusazione, che come ha detto lui, concerne la ambizione, e nella quale poi che non può infamarmi co’ peccati e carichi veri, ha cercato di opprimermi co’ sospetti e col cercare di persuadervi che io sia pericoloso alla libertá. In che io risponderò solo alle cose che a lui è paruto che abbiano piú nervo, lasciando adrieto l’altre che sono di sorte e con sí poco colore, che el parlarne sarebbe uno darvi fastidio invano; perché che importa rispondere alle cose che ha detto della puerizia e di Alcibiade, non solo alienissime dalla veritá, ma dette sanza fondamento, sanza testimoni e sanza spezie alcuna di verisimile? In che non posso fare non mi maravigli della prudenzia sua, avendo in uno giudicio di tanta importanza, presente tanta moltitudine, innanzi a tali giudici, parlato di cose fanciullesche non altrimenti che se fussi stato in una compagnia di fanciulli. La puerizia mia e di costumi e di lettere, per parlare modestamente, fu di qualitá, che se nella giovanezza è poi stata alcuna buona opinione di me, il che lui medesimo ha confessato, non solo non parve disforme agli anni piú teneri, ma ancora avere avuto principio e fondamento da quegli, perché non ebbono corruttela alcuna, non alcuna leggerezza, non perdita di tempo; cose che se bene procederono da mio padre, uomo ottimo e diligentissimo, nondimeno se avessino trovato la natura mia repugnante, arebbono piú tosto ceduto a quella che tiratola seco. Ma lasciamo queste inezie e quelle ancora del tempo innanzi che io andassi in Spagna, dove non ha saputo dire altro se non che per mescolarmi nelle discordie della cittá io tolsi per donna una figliuola di Alamanno Salviati contro alla voluntá di mio padre. E nondimeno quale fu lo effetto? Che io mi astenni da travagliarmi di quelle cose per non fare dispiacere a mio padre.

Guardate, giudici, che cosa è la passione, che cosa è la malignitá degli uomini ed el desiderio di calunniare; quanto gli accieca, quanto toglie loro ogni intelletto e cognizione. Non fanno e’ figliuoli communemente cosa alcuna piú secondo la voluntá e col consiglio del padre che el pigliare donna,