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ricordanze 55


Nel detto anno udí’ la mattina in ragione civile messer Gherardo del Saracino da Ferrara, e la sera messer Antonio Maria Cattabeni da Ferrara.

Nel detto anno battezzai uno figliuolo maschio non legittimo a maestro Niccolò Tellucci da San Miniato, che studiava allora in Ferrara medicina; ebbe nome lidio Codro; battezzamelo maestro Lodovico dal Fossato che leggeva loica, e messer Luigi Bonciani che leggeva la estraordinaria di ragione civile, ed io.

Nello anno 1501 mi stetti a studio a Ferrara ed udí’ in ragione civile la mattina messer Giovanni Sodaletti, perché messer Gherardo era a Roma; di poi tornando messer Gherardo entrai con lui, e la sera messer Antonio Maria Cattabeni.

Nel detto anno battezzai una figliuola femina a messer Antonio Maria Cattabeni; ebbe nome, credo, Maria; battezzá’la solo.

Nel detto anno la Dianoia mia prima sorella si maritò a Giovanni di Andrea Arrigucci.

Lo anno 1502 me n’andai a studio a Padova, perché lo studio di Ferrara non mi satisfaceva; e quivi udí’ la mattina in ragione civile messer Cristofano Alberizio da Pavia insino a pasqua, e di poi perché la lezione sua non mi piaceva, entrai el resto dello anno in ragione canonica sotto messer Filippo Decio col quale stetti in casa a dozzina quello anno ed el seguente, e la sera udii messer Carlo Ruino da Reggio.

Lo anno 1503 udí’ la mattina in ragione civile insino a pasqua messer Cristofano Alberizio e doppo pasqua messer Filippo Decio in ragione canonica, e la sera udí’ messer Carlo Ruino.

Nel detto anno morí messer Rinieri Guicciardini mio zio, che era arcidiacono di Firenze e vescovo di Cortona, ed avea di entrata di benefici presso a ducati millecinquecento. E stimandosi per molti, quando aveva male, che era infermitá lunga, mi dovessi rinunziare e’ sua benefici, ed io desiderandolo non per poltroneggiarmi colla entrata grande come fanno la piú parte degli altri preti, ma perché mi pareva, sendo io