Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/188

Da Wikisource.
182 discorsi politici

el paese della Chiesa donde avevano promesso diloggiare; condotto doppo molte irrisione el legato a Pizzighetone, sotto speranza di ordinare la restituzione di Reggio e Rubiera a che erano obligati, e di poi licenziatolo con manifesto ludibrio; ed intratanto fatto promesse contrarie al duca di Ferrara e mostrato desiderio di capitulare seco e pigliare la sua protezione. Mille altre pratiche sono passate piene di contempto, di fraude, di inganni, come sa Vostra Santitá, non per altro che per dispiacere loro la sua grandezza, la sua autoritá, per tenergli aperte queste piaghe acciò che la sia debile, la sia enervata, e stia a discrezione loro; perché o desiderano torgli lo stato suo, o l’hanno in odio, o la temono.

Né mi sia detto che questi modi sono nati da’ ministri suoi contro alla voluntá di Cesare, perché se fussi uno fatto momentaneo che non aspettassi consulta o approvazione di lá, si potrebbe credere; ma in uno fatto successivo di tanti mesi ed in una cosa di tanta importanza, è scusa troppo ridicula dire che e’ suoi capitani hanno fatto contro alla voluntá sua, massime che chi non è cieco ha potuto vedere, che se bene dalla corte sono venute parole diverse, tamen che in quanto agli effetti el modo di procedere è stato el medesimo, e nelle speranze che hanno dato al duca di Ferrara ed in ogni altro accidente. Però per gli andamenti de’ ministri Vostra Santitá può essere certa dello animo del padrone, ed aspettare da lui, se verrá in Italia o si stabilirá altrimenti, la medesima disposizione, ma gli effetti tanto peggiori quanto sará maggiore la facultá di offendere.

Né si assicuri Vostra Santitá in sulle ragione che dice lo arcivescovo della sua buona natura, della professione che fa di procedere iustificatamente, dello essere poco guadagno el ruinare Vostra Santitá; perché della bontá sua io non voglio parlare, non sendo conveniente parlare di uno tanto principe altro che con somma reverenzia, né voglio dire che la grandezza non sta troppo bene con la conscienzia, e che ogni principe può piú facilmente essere buono principe che buono uomo. Ma Vostra Santitá che è allevata negli stati e ne’ ma-