Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/309

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serie seconda 303

85. La sorte degli uomini non solo è diversa tra uomo e uomo, ma etiam in sé medesimo, perché sará uno fortunato in una cosa ed infortunato in un’altra. Sono stato felice io in quelli guadagni che si fanno sanza capitale con la industria sola della persona, negli altri infelice: con difficultá ho avuto le cose quando l’ho cercate; le medesime non le cercando, mi sono corse drieto.

86. Chi è in maneggi grandi o tende a grandezza, cuopri sempre le cose che gli dispiacciono, amplifichi quelle che gli sono favorevole. È una spezie di ciurmeria, e assai contro alla natura mia; ma dependendo el traino di costoro piú spesso dalla openione degli uomini che dagli effetti, el farsi fama che le cose ti vadino prospere ti giova, el contrario ti nuoce.

87. Molti piú sono e’ benefici che tu cavi da’ parenti e dagli amici, de’ quali né tu né loro si accorgono, che quelli che si cognosce procedere da loro; perché rade volte accaggiono cose nelle quali t’abbia a servire dello aiuto loro, a comparazione di quelle che quotidianamente ti arreca el credersi che tu possa valerti a tua posta di loro.

88. Uno principe o chi è in faccende grande, non solo debbe tenere segrete le cose che è bene che non si sappino, ma ancora avezzare sé ed e’ suoi ministri a tacere tutte le cose etiam minime e che pare che non importino, da quelle in fuora che è bene che siano note. Cosí non si sapendo da chi ti è intorno né da’ sudditi e’ fatti tuoi, stanno sempre gli uomini sospesi e quasi attoniti, ed ogni tuo piccolo moto e passo è osservato.

89. Credo adagio, insino non ho autore certo, le nuove verisimile, perché essendo giá nel concetto degli uomini, si truova facilmente chi le finge; non si fingono cosí spesso quelle che non sono verisimile o non sono aspettate, e però