Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/324

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318 ricordi

perché può in certi uomini per natura tanto la memoria delle ingiurie, che gli tira a vendicarsi contro al proprio commodo, o perché stimino piú quella satisfazione, o perché la passione gli acciechi in modo che non vi discernino drento quello che sarebbe l’onore e utile suo; e tenete a mente questo ricordo, perché molti ci errano.

151. Abbiate sempre la mira, come è anche detto sopra de’ príncipi, non tanto a quello che gli uomini con chi avete a negociare doverrebbono fare per ragione, quanto quello che si può credere che faccino, considerata bene la natura e costumi loro.

152. Abbiate grandissima circunspezione innanzi entriate in imprese o faccende nuove, perché doppo el principio bisogna andare per necessitá; e però interviene spesso che gli uomini si conducono a camminare per difficultá, che se prima n’avessino immaginato la ottava parte, se ne sarebbono alienati mille miglia; ma come sono imbarcati non è in potestá loro ritirarsi. Accade questo massime nelle inimicizie, nelle parzialitá, nelle guerre; nelle quali cose ed in tutte l’altre, innanzi si piglino, non è considerazione o diligenzia sí esatta che sia superflua.

153. Pare che gli imbasciadori spesso piglino la parte di quello principe apresso al quale sono, il che gli fa sospetti o di corruttela o di speranza di premi, o almanco che le carezze e umanitá usategli gli abbino fatti diventare loro partigiani; ma può anche procedere che avendo al continuo innanzi agli occhi le cose di quello principe dove sono, e non cosí particolarmente le altre, paia loro da tenerne piú conto che in veritá non è; la quale ragione non militando nel suo principe che parimente ha noto el tutto, scuopre con facilitá la fallacia del suo ministro, ed attribuisce spesso a malignitá quello che piú presto è causato da qualche imprudenzia; e però chi va imbasciadore ci avvertisca bene, perché è cosa che importa assai.