Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. I, 1929 – BEIC 1845433.djvu/349

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libro quarto — cap. vii 343

fussino obligati i fiorentini a pagare loro, insino in dodici anni, quindicimila ducati per anno: che a’ pisani fusse conceduta venia di tutti i delitti fatti, facoltá di esercitare per mare e per terra ogni qualitá di arti e di mercatanzie: stessino in custodia loro le fortezze di Pisa e de’ luoghi che il dí del lodo dato possedevano, ma con patto che de’ pisani si eleggessino le guardie, o d’altronde, di persone non sospette a’ fiorentini, e fussino pagate delle entrate che caverebbono di Pisa i fiorentini, non accrescendo né il numero degli uomini né la spesa consueta a tenersi innanzi alla rebellione: rovinassinsi, se cosí paresse a’ pisani, tutte le fortezze del contado proprio di Pisa state ricuperate da’ fiorentini mentre che i viniziani avevano la loro protezione: che in Pisa le prime instanze de’ giudici civili fussino giudicate da uno podestá forestiere, eletto da’ pisani di luogo non sospetto a’ fiorentini; e il capitano eletto da’ fiorentini non conoscesse se non delle cause delle appellazioni né potesse procedere, in caso alcuno criminale dove si trattasse di sangue d’esilio o di confiscazione, senza il consiglio di uno assessore, eletto da Ercole o da’ suoi successori, di cinque dottori di legge che del dominio suo gli fussino proposti da’ pisani: restituissinsi a’ padroni i beni mobili e immobili occupati da ogni parte, intendendosi ciascuno assoluto da’ frutti presi; e in tutte l’altre cose lasciate illese le ragioni de’ fiorentini in Pisa e nel suo territorio, e proibito a’ pisani che circa le fortezze e qualunque altra cosa non macchinassino contro alla republica fiorentina.

Publicato il lodo in Vinegia, si levorono per tutta la cittá e nella nobiltá, contro a Ercole e contro a’ principali che avevano maneggiato questa pratica, molte querele; biasimandosi per la maggiore parte che a’ pisani si mancasse, con grandissima infamia della republica, della fede promessa, e lamentandosi che delle spese fatte nella guerra non fusse stata avuta la considerazione conveniente. Le quali querele accendevano assai i loro oratori, che innanzi al lodo dato stati tenuti artificiosamente da’ viniziani in speranza che indubitatamente resterebbono con piena libertá e che sarebbe aggiudicato loro non