Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. I, 1929 – BEIC 1845433.djvu/369

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libro quarto — cap. x 363

Lucca ma dall’altra parte del fiume, di riscontro alla fortezza di Stampace; o perché gli paresse facilitarsi assai la vittoria se espugnava quella fortezza, o per maggiore comoditá delle vettovaglie che si conducevano dalle castella delle colline, o perché avesse avuto notizia che i pisani, non credendo che mai s’accampasse da quella parte, non v’aveano cominciato, come dall’altra parte facevano, riparo alcuno. Cominciossi a battere la rocca di Stampace e la muraglia, dalla mano destra e sinistra per lunghissimo tratto, con venti pezzi grossi d’artiglieria, cioè da Santo Antonio a Stampace e dipoi insino alla porta che si dice a mare, posta in sulla riva d’Arno. E per contrario i pisani, non intermettendo dí e notte di lavorare, e insieme con loro le donne non meno pertinaci e animose a questo che gli uomini, feciono in pochissimi dí all’opposito della muraglia che si batteva, uno riparo di grossezza e altezza notabile e uno fosso molto profondo; non gli spaventando che mentre che lavoravano ne erano feriti e morti molti dalle artiglierie, o per proprio colpo o per reverberazione, la quale peste offendeva similmente i soldati del campo, percossi talmente dalle artiglierie di dentro, massime da una passavolante piantata in sulla torre di San Marco, che erano necessitati, per tutto il campo, o di alzare il terreno per ripararsi o alloggiare nelle fosse. Procedessi piú dí con questi modi; e benché fusse giá gittato in terra grande spazio di muraglia da Santo Antonio a Stampace, e ridotta quella fortezza in termini che il capitano sperava di potere senza molta difficoltá ottenerla, nondimeno per farsi la vittoria piú facile si continuava il battere da Stampace insino alla porta a mare, scaramucciandosi in questo mezzo spesso tra la muraglia battuta e il riparo, tanto lontano dalle mura che Stampace restava tutta fuora del riparo: in una delle quali scaramuccie fu ferito il conte Renuccio di uno archibuso. Ed era il consiglio del capitano, come avesse occupata Stampace, piantare l’artiglierie in su quella e in sulla muraglia battuta, donde offendendosi per fianco tutta quella parte che difendevano i pisani, sperava quasi certa la vittoria; e nel tempo medesimo fare cadere verso il riparo, acciocché