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32 storia d'italia

suo primogenito, capitano di fama grande e di virtú non minore, e esperimentato per molti anni in tutte le guerre d’Italia. Aggiugnersi alle forze proprie gli aiuti pronti de’ suoi medesimi, perché non essere da dubitare gli mancasse il soccorso del re di Spagna, suo cugino e fratello della moglie, sí per il vincolo doppio del parentado come perché gli sarebbe sospetta la vicinitá de’ franzesi alla Sicilia. Queste cose si dicevano da Ferdinando publicamente, magnificando la sua potenza e estenuando quanto poteva le forze e l’opportunitá degli avversarii; ma, come era re di singolare prudenza e di esperienza grandissima, intrinsecamente gravissimi pensieri lo tormentavano, avendo fissa nell’animo la memoria de’ travagli avuti, nel principio del regno suo, da questa nazione. Considerava profondamente dovere avere la guerra con inimici bellicosissimi e potentissimi, e molto superiori a sé di cavalleria, di peditato, d’armate marittime, di artiglierie, di danari e d’uomini ardentissimi a esporsi a ogni pericolo per la gloria e grandezza del proprio re; a sé, per contrario, sospetta ogni cosa, pieno il regno quasi tutto o di odio grande contro al nome aragonese o di inclinazione non mediocre a' rebelli suoi, del resto la maggiore parte cupida per l’ordinario di nuovi re, e nella quale avesse a potere piú la fortuna che la fede, ed essere maggiore la riputazione che il nervo delle sue cose; non bastare i danari accumulati alle spese necessarie per la difesa, e empiendosi per la guerra ogni cosa di ribellione e di tumulti annichilarsi in uno momento l’entrate. Avere in Italia molti inimici, niuna amicizia stabile e fidata; perché chi non era stato offeso, in qualche tempo, o dalle armi o dalle arti sue? Né di Spagna, secondo l’esempio del passato e le condizioni di quel regno, potere aspettare altri aiuti a’ suoi pericoli che larghissime promesse e fama grandissima di apparati ma effetti piccolissimi e tardissimi. Accrescevangli il timore molte predizioni infelici alla casa sua, venutegli a notizia in diversi tempi, parte per scritture antiche ritrovate di nuovo parte per parole d’uomini, incerti spesso del presente ma che si arrogano certezza del futuro; cose nella prosperitá credute poco,