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54 storia d'italia

acciocché sotto il governo di Obigní, il quale, ritornato da Roma, si era per comandamento del re fermato a Milano, fussino pronte e ad assicurare la Lombardia e a passare piú avanti se la necessitá o l’occasione lo ricercassino; congiugnendosi con loro cinquecento uomini d’arme italiani, condotti nel tempo medesimo agli stipendi del re sotto Giovanfrancesco da San Severino conte di Gaiazzo, Galeotto Pico conte della Mirandola e Ridolfo da Gonzaga, e cinquecento altri i quali era obligato a dargli il duca di Milano. E nondimeno Lodovico, non pretermettendo le solite arti, non cessava di confermare al pontefice e a Piero de’ Medici la disposizione sua alla quiete e sicurtá d’Italia, dando ora una speranza ora un’altra che presto dimostrazione evidente n’apparirebbe. Non può quasi essere che quello che molto efficacemente si afferma non faccia qualche ambiguitá, eziandio negli animi determinati a credere il contrario: però, se bene alle promesse sue non fusse piú prestata fede, non era perciò che per quelle in qualche parte non s’allentassino le imprese deliberate. Perché al pontefice e a Piero de’ Medici sarebbe sommamente piaciuto il tentare le cose di Genova, ma perché per questo lo stato di Milano direttamente si offendeva, il papa, richiesto da Alfonso delle galee e di unire seco in Romagna le sue genti, concedeva che le genti si unissino per la difesa comune in Romagna ma non giá che passassino piú avanti, e delle galee faceva difficoltá, allegando non essere ancora tempo a mettere Lodovico in tanta disperazione; e i fiorentini, richiesti di dare ricetto e rinfrescamento all’armata regia nel porto di Livorno, stavano sospesi per il medesimo rispetto e perché, essendosi scusati dalle dimande fatte dal re di Francia sotto pretesto della confederazione fatta con Ferdinando, malvolentieri si disponevano, insino che la necessitá gli costrignesse, a fare piú oltre che per virtú di quella fussino tenuti.

Ma non comportando piú le cose maggiore dilazione, finalmente l’armata, sotto don Federigo ammiraglio del mare, partí da Napoli; e Alfonso in persona raccolse l’esercito suo nell’Abruzzi per passare in Romagna. Ma gli parve necessario,