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42 storia d'italia

pericolo, si ritirò alle mura di Arezzo. Ma essendo usciti i franzesi con tutto l’esercito in campagna e postisi a fronte di Quarata, si ritirò dentro in Arezzo; e ancora che sempre avesse detto di volere fare in quella cittá una difesa memorabile, fu necessitato, sopravenendo nuovi casi, a fare nuovi pensieri. Perché Giampaolo Baglione si era ritirato in Perugia con le sue genti, temendo per l’esempio di Urbino delle cose proprie: per il quale esempio, né meno per quello che succedette di Camerino, erano molto confusi gli animi di Vitellozzo di Pandolfo Petrucci e degli Orsini; perché il Valentino, mentre trattava accordo con Giulio da Varano signore di Camerino, conseguitò con inganni quella cittá, ed essendo Giulio con due figliuoli venuto in potestá sua, gli fece, con la medesima immanitá che usava contro agli altri, strangolare.

Ma quel che a Vitellozzo e agli altri dava maggiore terrore era che ’l re di Francia, arrivato giá in Asti, mandava Luigi della Tramoglia in Toscana con dugento lancie e con molte artiglierie; il quale giá condotto a Parma aspettava quivi tremila svizzeri mandati dal re per la recuperazione d’Arezzo, a spese de’ fiorentini. Perché il re, commosso maravigliosamente contro al pontefice, aveva nell’animo di spogliare Valentino della Romagna e degli altri stati i quali aveva occupati; e a questo effetto avendo chiamati a sé tutti quegli che o temevano della potenza sua o erano stati offesi da lui, affermava volervi andare in persona, dicendo publicamente con grande ardore che era impresa sí pietosa e sí santa che né piú pietosa né piú santa sarebbe la impresa contro a’ turchi: disegnando oltre a questo, nel tempo medesimo, cacciare di Siena Pandolfo Petrucci, perché a Lodovico Sforza quando ritornò a Milano avea mandato danari, e dipoi sempre fatto aperta professione di aderire a Cesare. Ma il pontefice e il Valentino, conoscendo non potere resistere a sí grave tempesta, si aiutavano con le loro arti; scusando il movimento d’Arezzo essere stato fatto da Vitellozzo senza saputa loro, né essere stati di autoritá bastante a ritirarlo né a fare che gli Orsini e Giampagolo Baglione, benché soldati suoi, mossi dagli interessi