Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. III, 1929 – BEIC 1846967.djvu/121

Da Wikisource.

libro decimo - cap. iii 115

di Triesti e di Fiume, travagliato secondo il solito diversamente, per terra ed eziandio per mare con piccoli legni; essendo quegli infelici paesi ora dall’una parte ora dall’altra depredati. Entrò poi nel Friuli l’esercito tedesco; ed essendosi presentato a Udine, luogo principale della provincia, e dove riseggono gli ufficiali de’ viniziani, essendosene quegli fuggiti vilmente, la terra si arrendé subito: e dipoi col medesimo corso della vittoria fece il medesimo tutto il Friuli, pagando ciascuna terra danari secondo la loro possibilitá. Restava Gradisca situata in sul fiume Lisonzio, dove era Luigi Mocenigo proveditore del Friuli con trecento cavalli e molti fanti; la quale, battuta dalle artiglierie e difesasi dal primo assalto, si arrendé per l’instanza de’ soldati, restando prigione il proveditore. Del Friuli ritornorono i tedeschi a unirsi con la Palissa, alloggiato vicino a cinque miglia di Trevigi; alla quale cittá s’accostorno unitamente, perché Cesare faceva instanza grande che si tentasse di espugnarla: ma avendola trovata da tutte le parti molto fortificata, e avendo mancamento di guastatori, di munizioni e d’altri provedimenti necessari, perduta interamente la speranza di ottenerne la vittoria, si discostorono. Partí, pochi dí poi, la Palissa per ritornarsene nel ducato di Milano, per comandamento del re; perché continuamente cresceva il timore di nuove confederazioni e di movimenti de’ svizzeri. Furnogli sempre alle spalle nel ritirarsi gli stradiotti de’ viniziani, sperando di danneggiarlo almeno al transito de’ fiumi della Brenta e dell’Adice; nondimeno passò per tutto sicuramente; avendo, innanzi passasse la Brenta, svaligiati dugento cavalli de’ viniziani, alloggiati fuora di Padova, e preso Pietro da Longhena loro condottiere. Lasciò la sua partita molto confusi i tedeschi, perché non avendo potuto ottenere che alla guardia di Verona rimanessino trecento altre lancie franzesi, furno necessitati ritirarvisi, lasciate in preda agli inimici tutte le cose acquistate quella state. Però le genti de’ viniziani, delle quali per la morte di Lucio Malvezzo era governatore Giampaolo Baglione, ricuperorno subito Vicenza; e dipoi entrate nel Friuli, spianata Cremonsa, ricuperorno, da