Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/300

Da Wikisource.
294 storia d'italia

e venissino da Cesare), andò insieme col Borbone e col viceré a Pizzichitone, dove era ancora il re, [e] gli offerse la liberazione; ma con condizioni tanto gravi che dal re furono udite con grandissima molestia: perché, oltre alla cessione delle ragioni quali pretendeva avere in Italia, gli dimandava la restituzione del ducato di Borgogna come cosa propria, che al duca di Borbone desse la Provenza, e per il re di Inghilterra e per sé altre condizioni di grandissimo momento. Alle quali dimande rispose il re, costantemente, avere deliberato piú presto morire prigione che di privare i figliuoli di parte alcuna del reame di Francia; ma, che quando bene avesse deliberato altrimenti, che in potestá sua non sarebbe di eseguirlo, non comportando l’antiche costituzioni di Francia che si alienasse cosa alcuna appartenente alla corona senza il consentimento de’ parlamenti, e degli altri appresso a’ quali risedeva l’autoritá di tutto il reame; i quali erano consueti, in casi simiglianti, anteporre la salute universale allo interesse particolare delle persone de’ re. Dimandassingli condizioni che gli fussino possibili, perché non potrebbono trovare in lui maggiore prontezza e a congiugnersi con Cesare e a favorire la sua grandezza: né cessò di proporre condizioni diverse, non facendo difficoltá di concedere larghissimamente degli stati di altri pure che ottenesse la liberazione, senza promettere de’ suoi. La somma fu: offerirsi a pigliare per moglie la sorella di Cesare che era restata vedova del re di Portogallo, confessando di avere la Borgogna in nome di sua dote, nella quale succedessino i figliuoli che nascerebbono di questo matrimonio; restituire al duca di Borbone il ducato che gli era stato confiscato e aggiugnergli qualche altro stato, e in ricompenso della sorella di Cesare che gli era stata promessa dargli la sorella sua, restata nuovamente vedova per la morte di Alanson: sodisfare al re d’Inghilterra con danari, e a Cesare pagarne per la taglia sua grandissima quantitá; cedergli le ragioni del regno di Napoli e del ducato di Milano; promettere di farlo accompagnare con armata di mare e con esercito per terra quando andasse a Roma a pigliare la corona dello imperio, che era come pro-