Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/35

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libro tredicesimo - cap. vi 29

non era in potestá sua di resistere, non voleva piú tollerare i danni che si facevano nel paese, convenne con quello esercito di pagare diecimila ducati, concedere vettovaglia per quattro dí, non pigliare arme contro a Francesco Maria in quella guerra, e che essi si uscissino subito del perugino: cosa molto molesta e ricevuta in sinistra parte dal pontefice, perché confermò la opinione insino da principio della guerra conceputa di lui, quando molto lentamente andò allo esercito con gli aiuti promessi, che per essergli sospetta la potenza di Lorenzo desiderasse che Francesco Maria si conservasse il ducato di Urbino; aggiugnendosi l’essergli stato molesto che, mentre stette nel campo appresso a Lorenzo, fusse stata molto maggiore l’autoritá di Renzo e di Vitello che la sua. La memoria delle quali cose fu nel tempo seguente, per avventura, cagione in gran parte delle sue calamitá.

Convenuto Francesco Maria co’ perugini, si voltò verso Cittá di Castello; dove avendo fatto qualche scorreria, con intenzione di entrare dalla parte del Borgo a San Sepolcro nel dominio fiorentino, il pericolo dello stato proprio lo indusse ad altra deliberazione. Perché il legato Bibbiena, avendo di nuovo soldato molti fanti italiani, seguitando la deliberazione fatta a Pesero, [si] era col resto dell’esercito accostato a Fossombrone: la quale cittá, battuta dalle artiglierie, fu il terzo dí espugnata e saccheggiata. Andò dipoi a campo alla Pergola, dove il secondo dí si uní coll’esercito il conte di Potenza, con quattrocento lancie spagnuole mandate dal re di Spagna in aiuto del pontefice. Non era nella Pergola soldato alcuno, ma solamente uno capitano spagnuolo e molti uomini del paese, i quali impauriti cominciorono a trattare di arrendersi; ma mentre che si trattava essendo stato ferito nel volto il capitano che stava in sul muro, voltatisi i soldati, senza ordine alcuno e senza comandamento de’ capitani, alla muraglia, preseno per forza la terra. Dalla Pergola si disegnava di andare a campo a Cagli; ma essendo venuto avviso che Francesco Maria, intesa la perdita di Fossombrone, ritornava con celeritá grande in quello stato, deliberorono di ritirarsi. Però la notte