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istorie d’Italia di Francesco Guicciardini Libri XX. Firenze, per Nicolò Conti». Ma non fu questa l’edizione che ha avuto miglior fortuna nel sec. XIX. Dopo di essa usciva, nel 1819—1820, l’edizione del Rosini: «Istoria d’Italia di Messer Francesco Guicciardini alla miglior lezione ridotta dal professor Giovanni Rosini. Pisa, presso Nicolò Capurro, co’ caratteri di F. Didot, MDCCCXIX—XX». Questa può dirsi abbia fatto testo fino all’edizione del Gherardi, per quanto del tutto immeritatamente. Ecco, infatti, ciò che di essa dice il Rostagno: «Edizione fatta anzitutto con lo scopo di toglier qualsiasi reputazione alla fiorentina del Conti: né condotta su Mss., e nemmeno precipuamente sull’edizione del Torrentino — come dichiarò il Rosini di essersi proposto di fare, — bensí a volta a volta sull’edizione del Torrentino, su quella cosí detta di Friburgo e su quella stessa del Conti, vale a dire sulle edizioni che ebbero a fondamento il Codice Mediceo, sia pure non proficuamente consultato: che il Rosini senza conoscerlo affermò temerariamente dover riguardarsi come d’ogni altro il peggiore»1. Donde la necessitá, sentita da quanti potevano gustare una forma piú genuina ed un pensiero piú preciso del grande storico del Cinquecento, di una nuova edizione, che, condotta con scrupoloso amore e con acume e con l’aiuto dei codici che della Storia ci rimangono, potesse presentare, con nessuna offesa alla dovuta venerazione pel grande autore, questo capolavoro della letteratura nostra. Tale compito è stato assolto, pressoché un secolo dopo l’edizione del Rosini, dall’amorosa pazienza e dall’ingegno di Alessandro Gherardi, a cui la morte toglieva il gaudio di veder pubblicato il frutto della fatica propria: «La Storia d’Italia di Francesco Guicciardini sugli originali manoscritti a cura di Alessandro Gherardi per volontá ed opera del conte Francesco Guicciardini deputato al Parlamento. Firenze, G. C. Sansoni editore, 1919; voll. quattro».

Ad una seduta del congresso di scienze storiche di Roma, nell’aprile del 1903, lo stesso Gherardi, dando notizia della nuova edizione della Storia d’Italia che andava preparando, diceva: — «Conduco la stampa sull’ultima copia manoscritta in cinque

  1. La Storia d’Italia di Francesco Guicciardini sugli originali manoscritti a cura di Alessandro Gherardi, per volontá ed opera del conte Francesco Guicciardini deputato al Parlamento (Firenze, G. C. Sansoni, 1919): vol. I, Indice delle edizioni, CLXXX.