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Gher: «Cosi il Cod. IV e i successivi». Io ho corretto in ‘movimento’ supponendo che male intendesse lo scrittore di esso Cod. IV che stava a dettatura; tanto piú che in III (200), nel passo corrispondente a questo, si legge ‘non fece effetto alcuno’. Anche D1 annotò: ‘forse deve leggersi movimento’. — Il Carli si domanda: «Ma non pensa che l’errore di IV, se errore fosse stato, diffícilmente sarebbe sfuggito all’A. nella revisione e che, in ogni modo, dalla lezione di III viene, se mai, chiarita e avvalorata proprio la forma ‘momento’ per il significato della quale si può veder l’uso che altrove ne fa il Guicc. stesso?».

Pres. ed., I, 339. E proprio per quest’ultima ragione detta dal Carli, vale a dire, perché il Guicciardini in diversi altri punti l’adopera nel significato con cui l’usa qui, noi preferiamo la lezione ‘momento’ all’altra ‘movimento’.

Gher., II, 26, 30 e segg. e n. 4: «ritornò il cardinale in Francia, con speranza quasi certa che le cose trattate avessino ad avere presto perfezione: la quale si augumentò...». Il Gher., richiamata la lezione delle edizioni precedenti ‘in Francia, presupponendosi quasi per certo’, nota: «Cosí veramente mutò l’autore in V, 534. Ma per il relativo ‘la quale’ ecc. che viene appresso (cui egli certo non badò) è forza attenersi alla prima lezione». Il Carli osserva: «Forse sarebbe stato meglio accogliere l’ultima lezione dell’A., in cui non era la ripetizione della parola ‘speranza’ (e non senza ragione ché speranza d’introdurre forma ecc. aveva il cardinale, ma il giudizio sulla probabilitá della riuscita piú o meno sollecita non poteva né doveva esser solamente sua) e aggiungere congetturalmente quella stessa parola fra ‘la quale’ e ‘si augumentò’».

Pres. ed., II, 30. Noi, per la stessa ragione detta dal Carli e perché è correzione fatta dall’autore stesso, seguiamo l’ultima lezione di V, aggiungendo «speranza» fra «la quale» e «si augumentò».

Gher., II, 41, 30 e segg. e n. ‘... e si aggiugneva che contro a Giampaolo Vitellozzo e gli Orsini aveva sdegno particolare perché tutti aveano disprezzato i comandamenti suoi di levarsi dalle offese de’ fiorentini; e Vitellozzo specialmente avea recusato

  1. Con D il Gher. si riferisce, nelle citazioni delle edizioni, a quella del Rosini.