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con qualche numero di fanti italiani sotto Lodovico di Beigioioso e altri capi’ da lui medesimo aggiunto sopra, dopo ‘spagnuoli’ (III, 938), dimenticasse di cassarlo».

Pres. ed. V, 101. Noi non osiamo omettere senz’altro il menibretto che nei codici non è cassato, perché potrebbe darsi che la contraddizione rilevata dal Gher. non ci fosse: il Guicciardini non dice sopra semplicemente ‘con tutti i fanti tedeschi’, ma li indica aggiungendo ‘che prima vi erano (nella sostentazione de’ quali si erano consumati tutti i danari raccolti da’ milanesi, e quegli riscossi per virtú delle lettere che aveva portato di Spagna)’, e può pensarsi che con l’espressione che vien dopo ‘e forse con qualche parte de’ fanti tedeschi’ egli si riferisca non piú ai primi ma ad altri ‘fanti tedeschi’ a quelli, cioè, venuti dopo; ci pare che questo dubbio sia confermato dalla stessa incertezza espressa dal ‘forse’ in contrasto con la sicurezza con cui si afferma prima che quei tali ‘fanti tedeschi’ si fermassero tutti a Milano.

Gher., IV, 135, 13 e n. 1: «dove avendo di poi inteso una parte dell’esercito imperiale essere uscita di Roma». Nota il Gher.: «Nei codici si legge ‘uscito’, per error di penna dell’autore nel primo di essi (III, 967)». Ed il Carli osserva: «Non era forse il caso di correggere ‘uscito’ in ‘uscita’... perché potrebbe darsi che l’A. avesse voluto fare una concordanza un po’ libera di quel participio con ‘esercito imperiale’.

Pres. ed. V, 153. Forse la concordanza del participio con ‘esercito imperiale’ che appena lo precede cadde quasi spontanea dalla penna dell’autore, e noi, attenendoci alla lezione dei codici, non cambiamo ‘uscito’ in ‘uscita’.

Gher., IV, 154, 26 e n. 3: «Al quale, ne’ primi che arrivò a Orvieto, essendo andati a congratularsi...». Il Gher., richiamata la lezione delle precedenti edizioni ‘andati a lui’, nota: «Si omette ‘a lui’ sfuggito, come sembra, dalla penna dell’autore (III, 980), che non si ricordò di aver sopra scritto ‘Al quale’. Il Carli osserva: «Dato che pur si volesse racconciare la sintassi, era forse piú naturale pensare che il relativo fosse stato attratto al dativo dal dimostrativo seguente, che non supporre, come fa il Gher., che ‘a lui’ fosse sfuggito all’A. dimentico d’aver scritto sopra (molto vicino!) ‘al quale’. Non espungerei pertanto ‘a lui’... ma, tutt’al piú, correggerei ‘Al quale’ in ‘Il quale’.