Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/14

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cosi, non potette uscire se non da uomo di gran prudenzia. Quel che si sia, tal cosa può dare esemplo che chi non può assolutamente comandare a’ popoli e sforzargli, gli conduce a ciò che vuole piú tosto colle carezze e modi dolci che colle asprezze; benché altrimenti è in chi può comandare loro e domargli; e questa qualitá se è in popolo nessuno, è nel m stro che, come si dimostra ogni di per mille esempli, quando teme potere essere sforzato di presente si condurrebbe coll’aspro in ogni luogo, ma quando è fuora di questa paura, non si conduce col mostrargli timore minacci o sospetto, ma solo col dolce e colle speranze.

Fatta di poi la pace in Lodi fra ’l duca e fiorentini da una parte, ed e’ viniziani dall’altra, e di poi a Napoli pace e lega universale di tutta Italia, eccetto e’ genovesi e Sigismondo Malatesta signore di Rimino, la cittá stette molti anni sanza guerra, nondimeno con sospetti di fuora e con movimento drento; le quale cose secondo la mia notizia narrerò piú particolarmente, perché da quello tempo in qua non ci è ancora chi abbi scritto istorie.

Doppo la pace fatta, e’ viniziani dettono subito licenzia al conte Iacopo Piccinino loro soldato; e la cagione in veritá fu, prima per levarsi da dosso la spesa della condotta sua che era ducati centomila; secondo, perché avevano capitoli con Bartolomeo Coglione da Bergamo loro condottiere, che la condotta sua fussi ducati centomila mentre el conte Iacopo era a’ soldi loro, e partito lui si riducessi a ducati sessantamila; terzo, per alleggerire e’ sudditi loro che dove stanziavano le genti del conte Iacopo pativano disagi e danni innumerabili. A Milano ed a Firenze dispiacque assai questa cosa, dubitando che el conte Iacopo, per essere soldato di riputazione ed a chi facilmente tutti e’ cassi e sviati farebbono capo, non suscitassi qualche movimento in Italia, e forse per ordine occulto de’ viniziani. e cosi si raccendessi la guerra passata, e massime che in quegli di mori papa Niccola che era stato autore della quiete universale e fu in suo luogo creato Calisto. E però el duca e la cittá feciono grande instanzia per imbasciadori, che