Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/261

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ma lo indugio loro fu tanto, o perché e’ fussi lungo lo accozzare insieme le forze di tante persone, dove sempre nasce mille difficultá, o perché e’ fussino tenuti in pratiche di accordo, che el Valentino ebbe tempo prima fortificare le fortezze e terre sua, di poi soldare cavalli e fanterie in somma da potersi difendere e di poi aspettare a bell’agio l’aiuto di Francia, el quale veniva in suo favore molto gagliardo; perché el re subito scrisse a monsignore di Ciamonte, che era a Milano, che spignessi in Romagna tutte le sue gente, e fece intendere che non mancherebbe di tutti quegli aiuti che potessi. Per la qual cosa e’ viniziani, di chi si era dubitato, feciono intendere al papa e Valentino, che erano parati servirlo di tutte quelle gente che avevano; ed e’ fiorentini al tutto si confermorono o di fare accordo col papa o di starsi neutrali. Di che sbigottiti assai e’ collegati, cominciorono a tenere pratiche di accordo; e finalmente gli Orsini, Vitelli e quella fazione si convennono restituire Urbino al Valentino, tornare a’ soldi sua, e che delle cose di Bologna e di messer Giovanni si facessi uno compromesso. El quale capitolo perché fu sanza saputa di messer Giovanni, lui sdegnatosi fece da parte un altro accordo con Valentino; l’effetto del quale fu che el Valentino non molestassi quello stato e fussine servito per tempo di piú anni di certa somma di danari e di uomini d’arme; e cosi el Valentino, benché si trovassi forte in sulla campagna e di sue gente e de’ franzesi che erano arrivati in Romagna, fu contento a lasciare stare Bologna, o perché cosi fussi el parere del re di Francia, di che messer Giovanni era in protezione, o perché volessi, come di poi mostrò lo effetto, essere piú espedito a attendere a altro.

Né molto poi, sendosi simulatamente riconciliato co’ collegati, ne vennono colle loro gente Vitellozzo, Paolo Orsini, Liverotto da Fermo ed el duca di Gravina, che era di casa Orsina, a trovarlo a Sinigaglia; dove lui industriosamente aveva esercito piú potente di loro e sanza loro saputa, perché aveva condotto un gran numero di lancie spezzate; e cosi avendo condotti pochi cavalli per volta, non si era inteso né