Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/336

Da Wikisource.

richiedere di queste cose, come né anche noi lo richiederemo in quello che attenessi a’ rubelli di Bologna.

Sopravenne poi el termine dei comparire, nel quale Filippo venne occultamente in Firenze, essendo confortato al comparire sicuramente da alcuni de’ signori che si pentivano de’ oartiti che avevano fatti, e cosi el gonfaloniere disse agli Strozzi che lo facessino venire; e però venne al termine, ed essendo comparito, non ostante che el gonfaloniere avessi avuto carico de’ partiti fatti sanza consulta, ed inoltre che fussi stato avvertito che non tentassi di farne piú, perché la signoria non reggerebbe, e massime da Piero Guicciardini che gliene fece intendere per mezzo di messer Giovan Vettorio, nondimeno propose che gli era bene fargli uno comandamento che non partissi de’ terreni nostri sanza licenzia dalla signoria. Ma non lo cimentò, veduto non vi essere el partito, perché messer Francesco di Bartolomeo Pandolfini, Antonio di Lione Castellani, Luigi Guicciardini e Francesco di... Calderini apertamente gliene contradissono, allegando che poi che la querela ne pendeva agli otto non era ufício della signoria impacciarsene piú, ma di lasciarla terminare agli otto; e cosi si differí nel gennaio sequente, perché la signoria che successe non volle impacciarsene; che furono Neri di Gino Capponi parente degli Strozzi, Rafaello di Alfonso Pitti, Averano di... Peruzzi, Federigo di Giuliano Gondi, Gentile di... Sassetti, Ugolino di Giuliano Mazzinghi, Biagio di... Monti, Girolamo di... dello Straffa.

E però pendendo el giudicio nelle mani degli otto, cominciò a riscaldare questo umore fieramente; perché da una parte erano caricati e’ ’cittadini nominati di sopra ed inoltre Giovan Batista Ridolfi e piú e’ Salviati riputati sua fautori, come se e’ volessino mutare lo stato; da altra era caricato el gonfaloniere in piú modi: prima che e’ doveva, come aveva fatto Lorenzo nelle fanciulle de’ Pazzi, lasciarla maritare a Firenze in qualche uomo da bene, e nondimeno non di qualitá che se n’avessi a pigliare sospetto; di poi, se pure e’ non voleva questo, sapendo che gli era qualche pratica di