Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/381

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nel Senese, 45; fa tregua co’ fiorentini per incarico del re Ferdinando, 51; protesta dei fiorentini a lui per la presa di Sarzana, 52; insiste invano perché sia resa, 52; muove in soccorso del duca Ercole, si ferma a infestare le terre della Chiesa, 56; battuto a Campo Morto, 56; interviene alla dieta di Cremona, 58; si trasferisce a Ferrara, 58; cerca invano di sorprendere il bastione veneziano di Lagoscuro, 59; riprende la guerra, 60; va nel Romano contro il Papa per con giungersi cogli Orsini, 64; non potendo piú congiungersi cogli Orsini viene verso Firenze per conferire, 64; sua proposta di muover guerra ai Perugini respinta, 64; si decide a Firenze che muova di nuovo contro Roma, 65; va con l’esercito a Pitigliano, 65: batte Roberto a Campagnano, 65; arriva a Bracciano e recupera le terre perdute dagli Orsini, 65; succede al padre nel regno, 89; scrive a Lodovico Sforza, 89; il Papa si accorda con lui e con Firenze, 89; suoi stretti accordi con Piero, 91; tenta invano di togliere Genova a Carlo VIII, 91-2; manda Ferdinando suo figlio con un esercito a guardare Sarzana, 92; parte dell’esercito di Carlo VIII va contro di lui in Romagna, 94; attaccato da Carlo VIII. Abdica in favore del figlio. Si ritira in Sicilia dove muore, 113.

Aragona (d’) Federico, accompagna da Milano a Napoli Ippolita figlia dello Sforza e Alfonso d’Aragona, 14: succede a Ferdinando Il suo nipote. Favorevole alla
restituzione di Pisa ai fiorentini, 162; sua inerzia di fronte alla minaccia di Luigi XII, 169-70; cerca accordi col re di Spagna, 214; tenta invano di difendere Capua contro i francesi — lascia il regno e va in Francia, 215.

Aragona (d’) Ferdinando (I), succede al padre Alfonso, 9; confermato re da Pio II — sposa una sua figlia a un nipote del Papa — assalito da’ francesi domanda aiuto a tutti i sovrani d’Italia — soccorso dal Papa e da Francesco Sforza, io; sconfitto al Sarno — riprende forza batte e caccia dal regno il duca di Calabria, 11 ; sua lega con Firenze e lo Sforza, 18; manda in soccorso del duca d’Urbino — fa trattative di pace col Papa a Firenze e a Napoli — si teme a Firenze un suo accordo co’ veneziani — rinnova la lega con Firenze e Milano, 20, 22; suo timore de’ Turchi, 22; suo desiderio di una lega generale, 22-3; sua lega con Firenze e Milano riservata nella lega generale — sue istanze per un sussidio generale, 23; i Volterrani si offrono a lui — cerca di metter pace, 25; con l’appoggio del Papa e del duca d’Urbino vuol essere arbitro d’Italia — il duca di Milano, Venezia e Firenze fanno lega a difesa degii stati loro, 26; andato a Roma con Federigo d’Urbino propone lega generale contro i Turchi, 26-7; partecipa alla congiura de’ Pazzi, 33; si accorda col Papa per far guerra a Firenze, 39; Firenze propone a Milano e Venezia di assalirlo per mare e di chiamare gli Angioini contro