Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/397

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e Bologna, 260; si muove contro Pisa, 260; si lascia sfuggire l’occasione di avere Faenza, 267; manda ambasciatori a Giulio II, 268; si rende Citerna al Papa, 268; politica di Piero Soderini, 270 e sgg.; divisioni nella cittá, 273; nuova azione contro Pisa, 2 73 e sgg.; disegni di restaurazione medicea, 275; grande carestia, 276; vittoria dei pisani, 276; preparativi di difesa, 277; vittoria contro l’Alviano, 278; dissensi circa l’impresa di Pisa, — si decide il nuovo attacco, 27S-9; costretti a togliere il campo, 280; si inizia la preparazione di milizie regolari, 281-2; partenza di Bernardo Rucellai, 283; tentativi di riforme finanziarie, 286 e sgg.; scandalo della moglie del Mannelli, 287 e sgg.; si forniscono soldati a Giulio II. 290; si mandano oratori al re d’Aragona, 291; oratori a Roma e a Napoli, 293; oratori al re di Francia, 294; letizia per la sua vittoria di Genova, 295; dispiacere per la partenza del re d’Aragona, 297; dibattito per l’invio di oratori all’imperatore, 297 e sgg.; si manda il Machiavelli, 302; pratica per la cessione dell’arcivescovado, 305-6; Signoria ostile al gonfaloniere, 306; nonostante le opposizioni si decide di dare il guasto a Pisa, 307 e sgg.; accordo col re di Francia, 308 e sgg.; azione contro Pisa, 310 e sgg.; accordo coi lucchesi, 311 e sgg.; nomina di Cosimo de’ Pazzi ad arcivescovo, 319-20; ricordata la cacciata di Piero, 321; nuova simpatia per i Medici, 321 e sgg.; questione del
matrimonio di Filippo Strozzi, 326 e sgg.; continua l’azione contro Pisa, 332 e sgg.; trattative e accordo col re di Francia, 335-6; impresa di Pisa, 337 e sgg.; tranello di Alfonso del Mutolo, 340 e sgg.

Fiume, presa dai veneziani, 304.

Fiume Morto, i fiorentini vi costruiscono un bastione, 338, 340.

Fivizzano, si dá a Firenze, 29; occupata da Carlo VIII, 94; ricordato il suo acquisto, 100; perduta da Firenze e acquistata dai M alaspina, 112.

Fracasso e Fracassa, v. Sanseverino (da) Gaspare.

Francescani, ostili al Savonarola, 123; molti di essi cacciati dal Valori, 130; alla prova del fuoco contro il Savonarola — non accettano che fra Domenico porti seco il Sacramento, 150; ricordati, 154.

Francesco d’Antonio di Taddeo, de’ difensori di Piero de’ Medici contro Luca Corsini, 96, fautore del Savonarola, 124: gonfaloniere di giustizia, convoca la Pratica per la rivolta di Arezzo, 225.

Francesco (fra’) di Puglia, sfida il Savonarola alla prova del fuoco, 148.

Francesi, muovono contro il ducato di Milano, conquistano diversi luoghi e infine la provincia di Alessandria, constringendo il duca a fuggire — ottengono il Castelletto di Milano, ultimo presidio del duca, 189-90; quelli ch’erano in aiuto del Valentino vanno a Novara, 196; sconfitti da Consalvo sul Garigliano, 268-9; sconfitti in Linguadoca dagli spa-