Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/73

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suo soldato e si partissi de’ terreni sua; di Serezzana ed altri desideri particulari de’ Fiorentini non si parlò, con poca satisfazione della cittá. Fatta la pace, el signore Ruberto licenziato prese la volta di Romagna per ridursi colle gente nelle terre de’ viniziani; la quale cosa sendogli negata, per non si tirare la guerra adosso, fu constretto lasciare le gente in mano degli inimici, andarsene con pochi cavalli a Ravenna e di quivi a Vinegia. El re, avute le nuove della pace, innanzi la publicassi fece subito pigliare el conte di Sarai, el Coppola, secretario, messer Empò, messer Anello ed alcuni altri che gli avevono occultamente trattato contro, e presone la debita punizione, trovò in loro di mobile el valsente di piú che trecentomila ducati; e di poi voltose a rassettare le cose sue, non avendo quasi ostacuio dagli inimici perché erano abandonati, gli spacciò tutti; e si fece cosi intero ed assoluto signore di quel regno, come ne fussi stato alcuno altro gran tempo innanzi; in modo che gli fu imputato a felicitá l’avere avuta questa guerra, per avergli data occasione di assicurarsi de’ baroni.

El papa, non gli sendo riuscita la prima impresa, si volse tutto a’ pensieri della pace e si congiunse assai colla cittá nostra, dando a Franceschetto, suo figliuolo bastardo, per moglie Maddalena figliuola di Lorenzo de’ Medici, e faccendo cardinale messer Giovanni de’ Medici suo figliuolo fanciullo, e intrinsicandosi tanto con Lorenzo, che Lorenzo mentre visse ne dispose sempre in ogni cosa a suo modo con sua grandissima riputazione. E perché nella conclusione non si era tenuto delle particularitá della cittá quello conto che ricercavano e’ meriti sua rispetto alle spese soportate nella guerra, e la cittá se ne era gravemente doluta col re e col signore Lodovico, e loro mossi dal giusto avevano promesso favorirla nella impresa di Serezzana, e si vedeva che la cittá desiderosa di recuperare le cose sue era per attendervi presto, e’ genovesi l’anno 1487 vennono a campo a Serezzanello per vendicarsi della ingiuria ricevuta in Pietrasanta; e perché el luogo era fortissimo e pareva inespugnabile co’ modi ordinari,