Pagina:Guida della montagna pistoiese 1878.djvu/16

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6 avvertenza


piante d’alto fusto, non che della flora; e infine se n’appaga il suo spirito, in mezzo a pacifici abitatori che parlano l'italico idioma sì sonante e sì puro; e quindi per la gran via nazionale che da Pistoia a Boscolungo le dà agevole accesso, e per altre provinciali aperte pe’ suoi dintorni, nell'andar visitando quelle antiche Castella, e quei luoghi che serbano tante storiche ricordanze.

Queste considerazioni ci sono state suggerite nel vedere l'interesse che le numerose famiglie forestiere, stabilite ora in Roma, Firenze ecc., prendono a cotesto bel distretto montuoso del Pistoiese, desiderose di trovarvi un dilettevole soggiorno durante i mesi più caldi d 1 estate, invece di recarsi altrove: e ciò anche per gli articoli pubblicati dalla stampa, segnatamente dalla Gazzetta d’Italia e dal Tourìste di Firenze, fra i quali bisogna notare la relazione indirizzata da un rispettabile inglese, il signor Somerset Burtschaell, al Signor Budden benemerito Presidente della Sezione Fiorentina del Club Alpino Italiano riguardo alle escursioni a Boscolungo di cui citiamo le seguenti parole:

«Nel percorrere ed esaminare più da vicino le diverse regioni d'Italia, ho dimandato più volte a me stesso perchè mai tonti forestieri ed italiani lasciassero ogni anno questo paese, per andare, al giungerò dell’estate, in cerca di un clima più fresco, mentre si potevano trovare nell'Italia stessa, ed a poca distanza delle sue grandi città, luoghi egualmente freschi e salubri. Ad una elevazione dai