Pagina:Guida della montagna pistoiese 1878.djvu/68

Da Wikisource.
58 da pistoia a san marcello


Scornio già del Puccini, ora dello Scali, perchè il Puccini volle che si vendesse villa e parco a benefizio degli Orfani di Pistoia che chiamò suoi eredi. La via lascia l’ampia valle d’Ombrone con le sue vaghe e ubertose colline. Sopra una delle quali, presso ai bei verzieri della villa di Felceti dei De’ Rossi, sono i ruderi del Castel di Vergiole. Da esso ebbe nome e derivò la famiglia de’ Vergiolesi di Pistoia. Nel 1300, vi sedeva, come in suo possesso, il capitano ghibellino Filippo Vergiolesi di detta città, padre della celebre Selvaggia, per la quale messer Cino de’ Sinibuldi, illustre legista e poeta, compose il suo Canzoniere; e furono poi encomiati ambedue dal Petrarca nel Trionfo d’Amore.

Il viaggiatore per via ferrata penetra ora nella più stretta valle di Brana, e lascia a sinistra il colle di Vaioni con la sua forra sanguinaria. Per questo nome, e per armi antiche trovatevi, fu opinato da alcuni cronisti che qui accadesse la famosa battaglia di Catilina, dov’ei cadde co’ suoi. Niccolò Puccini fondato su di ciò, vi fece erigere una torre e porvi un’iscrizione a memoria del fatto. Altri però con più probabilità vorrebbe che la battaglia fosse avvenuta in Campo Tizzoro, sul torrente Maresca nel seno della montagna fra Pontepetri e il Bardalone, come appresso diremo.

Segue la via per i fianchi della val di Brana, e per larghi giri rientrando nella Valle d’Ombrone sale alla stazione di