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102 I DINTORNI DI FIRENZE.

di Nigi che in Firenze ebbe i suoi palazzi nella via de’ Ginori. Nel 1488 la villa pervenne in Filippo di Giannozzo Pandolfini come erede della suocera Smeralda vedova di Francesco di Nerone Neroni ed i Pandolfini tennero lungamente questo gaio luogo di villeggiatura che più volte abbellirono e adornarono. Batista di Batista Pandolfini la vendè finalmente il 29 settembre del 1769 a Paolo Luigi di Gio. Battista Pini, i successori del quale la possedevano anche ai primi del decorso secolo.

La Fontanella. - Villa Rosseìli Del Turco. — È situata anch’essa nella vallicella dell’Affrico e dette nome alla via delle Fontanelle che da S. Domenico conduceva a Majano. Ai primi del XV secolo era fra i numerosi possessi che aveva qui attorno la famiglia Dazzi. Nella metà del secolo successivo la villa era divisa fra Andrea di Giovanni Dazzi e la sorella Caterina moglie di Giovanni di Lorenzo Ciaini Da Montaguto che l’aveva avuta in dote. Francesco di Bastiano di Jacopo Del Turco comprava il 27 maggio 1547 la metà della villa da Giovanni Ciaini ed il 7 agosto 1549 l’altra metà e da quell'epoca la famiglia Del Turco ha gelosamente conservato questo suo possesso. Nel 1577 dimorò in questo luogo, ospite di Pier Francesco Del Turco che l’aveva accompagnato a Firenze, S. Luigi Gonzaga al quale venne dedicata la graziosa cappella annessa alla villa.

Tornando sulla Piazza di S. Domenico, prenderemo la piccola Via della Badia dei Roccettini che con ripida inclinazione scende nella valle del Mugnone e sbocca dinanzi al Ponte alla Badia.

Badia Fiesolana. — Sulla scoscesa pendice del monte fiesolano che precipita verso la stretta valle del Mugnone, sorge colla massa severa e solenne del suo fabbricato la vecchia Abazia di S. Bartolommeo che riunisce in se un tesoro di gloriose memorie ed i resti tuttora cospicui di un doviziosissimo patrimonio artistico.

Che nel luogo dell’abazia sorgesse la cattedrale primitiva di Fiesole, edificata, come era costume del tempo, fuori delle mura fortificate, è ormai accertato senza dubbiezze,