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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/258

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216 I DINTORNI DI FIRENZE.

ai Michelozzi Boni che la possedettero fino a pochi anni addietro.

Chiesa e monastero di S. Marta a Montughi. — Lottieri di Davanzato Davanzati col suo testamento del 1836, ordinava ai suoi eredi di edificare sul colle di Montughi, dov’egli aveva molti beni, un convento di Monache dell ordine degli Umiliati. Ottenuta nel 1341 la facoltà del rettore di S. Martino a Montughi, si poneva mano al lavoro che rimase compiuto in 21 mesi, nel febbraio del 1343 e costò fiorini d’oro 3580. Nel 1343 entrò prima monaca in quel monastero Lotta Acciaiuoli vedova di Dino Cornacchini e subito ne vennero altre che costituirono la regola delle Umiliate. Nel tempo dell’assedio le religiose, abbandonato il convento, si ridussero a Firenze e stettero nella compagnia detta del Vangelista in Via Guelfa dal 1530 ai primi mesi del 1582. Fra gli incidenti toccati a questo convento si fa memoria in un antico ricordo d’un fulmine che cadendovi nel 1579 vi uccise due monache ed una fanciulla che si trovava colà. Nel 1599 a spese di Giovanni di Bartolommeo Davanzati, venne quasi riedificato. Molte opere d’arte di notevole importanza sì ammirano tuttora in cotesto antico edilizio. Sull’architrave della porta vedesi una terra cotta di Giovanni Della Robbia rappresentante S. Marta con due angeli. Nel monastero, dove stanno ancora alcune monache Benedettine, si vedevano: una Vergine in trono dell’Angelico: un Crocifisso con la Vergine e S. Giovanni che si crede di Angiolo Gaddi; l’apparizione della Vergine ai santi Benedetto, Giovali Battista e Bernardo di Filippo Lippi; l’Annunzione della Scuola di Lorenzo di Credi, un reliquiario del XIV secolo, e diverse tavole a fondo d’oro appartenenti alla buona maniera del XIV secolo.

La chiesa è stata più volte trasformata e adornata in guisa da perdere la severa e semplice bellezza della primitiva sua costruzione.

Montughi. - Casa Ruspoli di Sueca. — È un annesso della villa della Pietra e sorge quasi in faccia al monastero di S. Marta. Come molte altre delle ville della collina di Montughi fu fin dal xiv secolo possesso dei Da-