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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/401

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BARRIERA DEL PONTE ALLE MOSSE. 347

riodo in cui stette sotto quell’amministrazione che dallo Spedale e dai suoi spedalinghi ed in specie da Messer Lionardo Buonafede venne arricchita del cospicuo patrimonio artistico che in gran parte conserva tuttora. Sull’alto della sua facciata, che nel 1466 venne dipinta di verde terra dal pittore Giusto d’Andrea, vedesi tuttora lo stemma dello Spedale, in terracotta invetriata. Dinanzi alla chiesa è un elegante portico d’ordine toscano, sotto il quale è un affresco che rappresenta S. Antonio abate seduto in cattedra fra S. Jacopo Apostolo e S. Egidio, opera eseguita nel 1466 da Giusto d’Andrea di Giusto Manzini. Nella lunetta sopra la porta è un altro affresco del XIV secolo raffigurante la Vergine col bambino Gesù e due mezze figure di Santi. L’interno della chiesa, che fu completamente restaurata nel 1888, è tutto a decorazioni policrome di carattere del xv secolo. Principale adornamento della chiesa è il meraviglioso ciborio di Luca Della Lobbia nel quale si trovano associate in vaga armonia opere di scultura in marmo, d’invetriato e di bronzo. Il semplice, ma elegante fonte battesimale è opera di Mino da Fiesole, e di Francesco di Simone Ferrucci è il delicato ciborio. Una Pietà ed una lunetta colla mezza figura di S. Zanobi sono caratteristiche pitture a fresco del XIV secolo. Più importanti sono gli affreschi scoperti nel 1888 nella cappella di S. Leonardo fondata ai primi del XVI secolo dal Vescovo Lionardo Buonafede spedalingo di S. Maria Nuova. Rappresentano storie della vita del Santo titolare e risentono della maniera di Filippino Lippi.

Nella canonica annessa alla chiesa è un ampio cortile con tettoja policroma sostenuta da esili colonnette joniche, di un effetto pittorico squisito e che può considerarsi come raro e prezioso esempio dei cortili del XV secolo.

Dalla Piazza di Peretola, sulla quale ebbero in antico alcune case gli Spini, i Del Bene, i Del Voglia, i Vespucci si partono due vie principali: la Strada Pistoiese che per il piano dell'Ormannoro si dirige verso Campi e Prato e la Via Lucchese che attraversando Brozzi e gli altri borghi di quel Comune, passa per il Poggio a Cajano e prosegue poi per Pistoja e Lucca.