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per le auscultate parole, resposeno, che già vorebbeno essere a le mane et de questo lei non dubitasse.
Or entrato ne la cità el cavaliero, andò prima ad fare reverentia a li signori Consuli, ringratiandoli de la gratia li haveano concessa; poi se n’andò ad casa adcompagnato da molti parenti. Come giunse ina casa discavalchò, et insieme cum la valorosa moglie se abrazarono et oscularono.
Il cavaliero disse poi: Theodora mia, dove è la torre? Respose ella: Hora la vederai. Et fece chiamare li nascosti amici coperti d’arme, li quali venuti, lei cum vivace aspecto et gagliarde parole a lui se volse dicendo: Signor mio, quisti amici sono la bella torre, che io te ho facta, onde presto presto, rimonta ad cavalo, et vendica l’onte recevute da li toi inimici senza guardare ad alcuna promessione di pace, che meglio è morire cum gloria, che havere de vergognosa onta bindato il viso.