Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/113

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sopranarrato Don Romano Montero di Spinosa in Inspruch a complire col Serenissimo Arciduca Carlo Ferdinando, e dargli parte del suo incaminamento a quella volta, Don Antonio Pimentel mandò pure il Capitano D. Emanuele di Benavides gentilhuomo suo camerata per passar l’officio medesimo con S. A. Arciducale in nome suo. Tutto fu pontualmente esequito da questi Signori, riportandone dall’Arciduca espressioni di molto contento, & allegrezza, per la vicinanza di Sua Maestà; Onde per honorare la venuta di sì gran Principessa ne suoi Stati comandò, che si sollecitassero gli apparecchi, su la speranza di sì felice avvenimento già cominciati, havendo S. A. chiamati da Venetia, e da altre parti, musici, & artefici adattati al bisogno. La lettera che scrisse la Regina all’Arciduca era del tenore che segue, e la metteremo nella lingua in cui fu scritta, e poi anche in Italiano.

Monsieur mon Cousin. Approchant le Estat de V. A. I’ay creu debuoir l’avertir de mon arrivée, e de la prier d’avoir agreable, que Ie passe pour aller achever le reste du voyage vers Rome. Ie vous envoye ce Gentilhomme porteur de la presente e pour dire plus particulierement mes sentiments à V. A. & vous prie de luy adiouster foy, que il vous dira, que Ie suis plus que personne. Monsieur Mon Cousins Auguste ce 20 Octob. 1655 Vostre tres affectione Cousine, & Amice Christine.