Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/153

Da Wikisource.

Castellana, prese la posta, e passò in diligenza ad abboccarsi con tutti li Legati, e Governatori de’ luoghi destinati per gli alloggi, presentando loro il sopradetto Chirografo Pontificio, & insieme le lettere della Segretaria di Stato, e di Monsignor Tesoriere Generale, col lasciar per tutto danari, secondo il bisogno, soggiongendo anche in voce ciò, che per ben far un negotio simile gli pareva proprio, & intieramente aggiustato all’intentione del Pontefice, e così fece sino a Ferrara, dove gionse sei giorni prima dell’arrivo de i Nuntij, & in tempo appunto, che non s’haveva ancor avviso, che la Regina fosse partita d’Inspruch; onde il tempo servì commodamente ad aggiustar tutte le cose per il di lei ricevimento. Gionse pur anche opportunamente a Ferrara la Carrozza mandata da Sua Santitià, la lettica, seggietta con gli Proveditori de’ Quartieri, el’ Floriere per apparar le stanze con due letti superbi, & uniformi con sedie simili, affinché Sua Maestà in tutt’il viaggio dormisse sempre ne’ suoi soliti letti, e che l’uno potesse passare avanti all’altro alloggio; il Baldacchino, e stratto, e molt’altre cose mandate da Roma, sin la tavola da mangiare, il fornimento dorato di credenza, con diversi altri officiali tutti subordinati al commando del Baldocci. Mentre si tratteneva la Regina in Inspruch, capitò ivi il Barone Gio. Giorgio di Fermiano, Cavalier molto habile, e spiritoso, spedito dal Principe Carlo Emanuel Madruzzi Vescovo di Trento, e Conte di