Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/162

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Nell’hora medesima pranzarono ad un’altra mensa col Principe l’Ambasciator Pimentel, Don Antonio della Cueva, il Conte Montecuccoli, Monsignor Holstenio, & altri de’ Primati della Corte Regia, trattati esquisitamente, come pure furono tutti gli officiali, e Gentilhuomini di quella Comitiva.

Doppo pranso si ritirò la Regina alquanto in una stanza; di lì a poco andò il Principe a riverirla, e doppo un breve, ma cordialissimo complimento, ripigliò Sua Maestà il viaggio, accompagnata nel medesimo modo dal Principe, e corteggio di lui, sin alla campagna di Lidorno pur tre miglia distante, dove smontato da cavallo di nuovo riverì, e si licentiò da Sua Maestà, alla quale tutti quei Cavalieri, e Gentilhuomini Trentini ad un’ad uno baciarono la mano; mentr’ella la porgeva benignamente a tutti, dichiarandosi molto tenuta a gli honori, e cortesie ricevute da loro.

Così dunque proseguì Sua Maestà il viaggio, portandosi ad alloggiare quella sera a Calliano, dove i Baroni Troppi Signori di quel luogo, e Cavalieri di alta stima, fecero gran festa, e’l Castello di Besen ivi poco discosto, situato sopra l’erto d’un monte, che lo rende inespugnabile, la secondò con un gran fuoco di cannoni, e di moschetti. Di qui partì la mattina seguente 16 dello stesso mese di Novembre, e passando di lungo per Roveredo, fu salutata da quel Castello con lo sparo dell’artiglieria, mortaletti, e moschettaria, andossene ad Halla Terra picciola, ma assai mer-