Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/171

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non ne prendeva ammiratione. Servì di coppa a Sua Maestà il Conte Luigi Canossa fratello del Marchese Horatio, ambedui Cavalieri d’alta conditione, e di grandissima stima, ma non hebbe questo Cavaliere molta fatica nel far scielta de’ vini, ch’ivi si trovavano pretiosissimi, & isquisiti; poiché la temperanza di questa virtuosa Principessa non gustò, che una sol volta due sorsi di vino, per far un brindesi a Sua Altezza, estinguendo poi l’altre volte la sete con acqua pura.

Continuò la musica, sinché durò la cena, e tutto fu sommamente gradito da Sua Maestà, la quale si ritirò poi alle sue stanze, come fecero i Principi, e tutti gli altri.

La mattina seguente de 21 doppo haver Sua Maestà desinato coll’istess’ordine, e magnificenza, ripassò il Po, montò nella propria carrozza con l’Arciduchessa appresso, che volse servirla sin a confini. Il Duca salì a cavallo con tutti i suoi Cavalieri, non ostante il cattivo tempo, precedendo, e seguendo la carrozza di Sua Maestà le compagnie di Cavalleria dello stato, e le guardie di S. A. In questa forma si caminò quasi sino a Melara, ove smontati, doppo gentilissimi complimenti, si divisero, ritornandosene quei Principi verso Mantova, e continuando la Regina il suo viaggio alla volta di Figarolo.

Gli quattro Nuntij, col Mastro delle cerimonie, e Don Innocentio Conti de’ Duchi de Poli Romano Maestro di Campo Generale delle Soldatesche dello