Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/172

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Stato Ecclesiastico, e commandante in Ferrara, eran partiti con alcune compagnie di Cavalleria, ad una delle quali della guardia commandava il Marchese Carlo Theodoli soggetto di cospicue qualità, la mattina de’ 20 per tempo, con la carrozza, lettica, e seggetta inviate dal Papa per incontrar Sua Maestà a confini, ma dalla brevità del tempo, e dalla pessima qualità delle strade, non fu permesso loro d’avanzarsi più oltre di due miglia di là da Calto, dove scoperta la Carrozza della Regina, scesero a terra; lo stesso fece la Regina, quando si fu loro avicinata. Qui complirono i Nuntij a nome di Sua Santità, e gli presentarono il Breve, che Sua Maestà ricevé con molta riverenza; bacciandolo, & aprendolo allo scoperto, benché piovesse, il Breve che era del tenore che segue. Carissime in Christo filiæ nostræ Christinæ Sveciæ Reginæ Illustri. Alexander Papa VII Carissima in Christo filia nostra salutem, & Apostolicam benedictionem. Quanta sumus in expectatione adventus Maiestatis tuæ luculenter significabunt Venerabiles fratres Hannibal Thebanus, & Lucas Ravennatum Archiepiscopi, ac Dilecti filij Magistri Inicus Caracciolus Cameræ Apostolicæ Dæcanus, ejusdemque Clericus Philippus Cæsarinus Nostri ad Maiestatem tuam extraordinarij Nuncij. In hac enim gaudij magnitudine vix animo imperare potuimus, ut eius interpretes intra Ecclesiasticæ ditionis fines se tenerent, atque in tuo ingressu lætitiæ, incensæque erga te charitatis summam explicarent. Huius autem voluptatis sensum quoniam tuo in pectore mino-