Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/187

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si portò alla Chiesa di S. Pietro, ch’è la Catedrale, e qui smontata fu ricevuta con le medesime cerimonie usate nella Chiesa di Ferrara, doppo le quali fu portata in seggetta al Palazzo accompagnata da tutto il corteggio. Il Cardinal Legato, che si era sollecitamente avvanzato colà, la ricevé a piedi delle scale, e nel passare per la Sala Farnese, si trovarono ivi in spalliera da una, e dall’altra parte più di cento Dame sontuosamente adobbate, che tutte con profondi inchini la riverirono. Gionta al suo appartamento, poco doppo mirò i fuochi all’incontro delle sue stanze, sopra una lunga, e vaga ringhiera a tal effetto fabricata con piramidi, & una gran figura significante la fede con l’armi del Papa, di Sua Maestà, e di Sua Eminenza, fra le quali erano compartite varie imagini di Leoni, insegna di questa Patria. Riuscirono i fuochi di straordinaria bellezza, e furono veduti in un tempo medesimo volare dalla sommità di due torri sei mila raggi.

Doppo questo entrò la Regina nella Sala d’Ercole, dove sedendo sotto al baldacchino nel soglio preparatogli, vidde i balli, che si fecero da cento, e più bellissime, e superbamente abbigliate Dame.

Il giorno seguente andò a vedere la Chiesa di San Domenico, e vi venerò il Corpo di detto Santo, mostrando particolar divotione verso di lui, e stima uguale di questa antica, e nobilissima Religione: qui gli furono mostrati all’Altare delle reliquie i cinque libri di Moisè scritti in Ebraico in cuoio sot-