Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/200

Da Wikisource.

eminenti in diverse lingue, Latina, Spagnuola, Greca, Fiaminga, & Italiana, e tra questi uno in Musica, parto dell’ingegno del sopradetto Marchese Francesco Rossetti, che con vaghissima inventione introducendo la Musica, il Silentio, e la Poesia a cantar le glorie di Sua Maestà, riusciva non men armonioso all’orecchio, che dilettevole all’intelletto, ma non hebbe effetto, poiché in vece di fermarsi ivi la notte volse continuar il viaggio, onde levatasi Sua Maestà dalla tavola doppo breve dimora fatta nella sua stanza con singolar esempio di pietà andò a visitare la Chiesa Cattedrale, che se bene per esser disegno del famoso Architetto Bramante, poteva con decoro comparire ignuda anch’a gli occhi d’una gran Principessa, era nondimeno stata tutta abbigliata di seta, con sì ben regolata divisa di colori, che palesemente mostrava la sua gioia in accoglier nel giro delle sue mura, chi non haveva potuto capire nella vastità d’un Regno. Faenza è Città antica, e nobile, munita di mura, e torri, situata nel mezo di fertilissime campagne, celebre per l’arte, propria di lei, di fabricar vasi di terra leggieri, e bianchissimi. E’ divisa dal fiume Lamone, che passando tra il Borgo, e la Città, gli lascia poi congionti con un bel ponte di pietra, e due torri su la strada Emilia. L’aria vi è salubre, gli habitanti industriosi, civili, & amatori della patria. La nobiltà cortese, pontuale, e molto generosa.

La Regina uscita dalla Catedrale rientrò nella sua