Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/238

Da Wikisource.

e calò in Chiesa a sentir messa; poi tornata di sopra, e fatta collatione si partì, accompagnata, e servita sempre da Monsignor Governatore, e dalla soldatesca a cavallo sino a confini: Passando alla muccia, vi trovò squadronata una compagnia di 300 fanti. La Città di Camerino è situata sopra un colle in mezo dell’Appenino; la circondano mura vecchie, e quasi affatto dirupate; alla parte di mezo giorno è guardata da una Rocca antica, il cui Castellano era allhora il Signor Gio: Maria Benigni della medesima Città, in luogo del Cavalier suo fratello, l’artiglierie della quale furono levate dalla felice memoria di Papa Urbano Ottavo ne’ bisogni della guerra. Il Palazzo dove habitano il Governatore, e Tesoriere, è assai vecchio; ma quello del Vescovato è moderno, e bello. Fu già questa Città governo perpetuo della Casa Varana, e dell’anno 1518 fu eretta in Ducato, e conceduta a Gio: Maria Varani ultimo di questa famiglia, che lasciò una figliuola sola chiamata Giulia, nata di Caterina Cibo nipote d’Innocenzo Ottavo maritata nel Duca d’Urbino. Questo Principe restandone padrone, la cedé poi alla Sede Apostolica, col pigliarne in cambio Sinigaglia. Doppo con le ragioni d’un altro della Casa Varani, che la pretendeva per heredità, come chiamato nelle prime concessioni, fu da Paolo Terzo Pontefice ceduta a Pier Luigi Farnese suo congionto, che ne fu rinvestito Duca, e l’anno 1544 la permutò finalmente con gli Stati di Parma, e Piacenza.