Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/242

Da Wikisource.

riccamente abbellito di vaghe, e ricche tappezzarie, & in capo della scala si vidde drizzata una bella loggia, che la copriva, con un prospetto arricchito di molte figure, imprese, & inscrittioni. Fu in tanto imbandita la mensa con trasparenti lavori di gelo, e con statue di zuccaro così ben disegnate, misteriose, e riguardevoli, che potevano insieme dar gustoso alimento al corpo, & all’animo. Mangiò Sua Maestà in publico col Cardinale, gli servì di coppa il Sig. Marcello Rondinini fratello del Cardinale, di Scalco il Conte Francesco de gli Oddi figlio del già Conte Angelo Cavalier nobile di Perugia, di salvietta il Conte Sforza Fiumi d’Assisi, per isprimere la lautezza, & isquisitezza de’ cibi, basterà dire, che vi si trovò, quanto di eccellente nasce dalla terra, quanto di pretioso si sostiene per l’aria, & in fine quanto di buono si asconde nell’acque. Nel medesimo tempo, che si trattenne Sua Maestà alla mensa, furono banchettati alla grande anche i Nuntij, l’Ambasciator di Spagna, e tutti gl’altri Cavalieri Grandi, e cospicui della Corte, nel Convento di S. Francesco, dove furono preparati dieci appartamenti riccamente adobbati. Finito il pranso, si ritirò la Regina alle sue stanze, e chiamato Monsignor Holstenio, ch’era nello stesso punto ritornato da S. Francesco, gli disse, che havrebbe havuto gusto di riveder ad un ad uno i trionfi, o sian statue di zuccaro, de’ quali era stata adornata la sua tavola; furono portati subito a Sua Maestà, la quale