Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/258

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viaggiarono tutta la notte; furono colà la mattina a tempo di far esser in pronto tutto ciò, che bisognava.

La Regina cenò quella sera in Terni privatamente, e fu servita da’ suoi domestici: Fu però l’apparecchio Regio, e copioso di vivande isquisite; la tavola si vide abbellita da varie statue, e trionfi, che nella leggiadria del disegno, e del lavoro mostravano l’eccellenza del buon gusto, e spirito Romano. Non mancarono per tutto le soldatesche ben ordinate, né tacquero le bocche di fuoco, & i mortaletti, come pure si vide tutta la Città risplendente di fuochi, e di luminarij.

E’ questa una Città piccola, ma bella; fasciata di recinto non moderno; Possiede un territorio ristretto, ma fertilissimo per la bontà del suolo, e per l’abbondanza delle acque, e stando esposta al mezzo giorno, produce copia di frutti, & ucellami eccellenti. Le pratarie si tagliano tre, e sin quattro volte l’anno, e poi anche si pascolano. Quivi si leggono molte inscrittioni scolpite in marmi, che mostrano esser stata municipio de’ Romani, e ritener anche qualche innesto delle Nationi Settentrionali. Il Cardinal Rapaccioli n’è Vescovo, e benché non si potesse ritrovare a quella residenza trattenuto in Roma dalle sue indispositioni, non mancò però di essercitar anche da lontano il suo buon cuore, il suo gran spirito, e la sua natural generosità, facendo comparir ivi ne’ parti del suo amenissimo ingegno gli ossequij dovuti a sì gran Principessa.

Partì la Regina da Terni la mattina de’ 17 servita dal medesimo Monsignor Bonfiglioli con alcune Sol-