Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/259

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datesche, e corteggio di nobiltà: Egli però precorse avanti ad Otricoli per provedere aggiustatamente a tutti i bisogni: onde perché l’angustia di quel luogo non poteva esser capace di tanta comitiva, prese un ingegnoso ripiego, e fu di far pranzar subito le genti di mano in mano, che comparivano, con spingerle immediatamente avanti, per dar luogo a gli altri, & evitar la confusione. Su le 20 hore gionse la Regina ricevuta dal medesimo Prelato, e da molta Soldatesca, che la riverì con lo sparo de’ moschetti, e con ben ordinate spalliere, smontò ad un’hosteria, nelle angustie della quale non mancò certo quella copia, & isquisitezza di vivande, che si richiedevano ad un buon, e nobile trattamento. E’ hoggidì Otricoli un picciol borgo formato da varie case raccolte insieme sopra un monte poco più d’un miglio discosto dal Tevere, che uscendo da quelle montagne, quivi poscia si dilata in spatiosa, e piana campagna.

Il doppo pranso si tolse Sua Maestà da Otricoli, e calando nella pianura sempre lungo il fiume, doppo un viaggio di sei miglia, si portò al Ponte chiamato Felice, per lo quale passato il Tevere, si condusse ad una Terricciola chiamata il Borghetto, pertinenza del Ducato di Ronciglione.

Qui terminò la sua funtione Monsig. Bonfiglioli, e si trovò Monsig. Vitelliano Visconte Governator del Patrimonio, accompagnato da nobilissimo stuolo di nobiltà, e da molta soldatesca a piedi, & a cavallo squa-